Il progetto “Fianco a Fianco” – una comunità che aiuta sé stessa

“Fianco a fianco” è nato dall’esigenza di dare l’opportunità ai figli delle famiglie che sono in carico ai servizi sociali del Comune di uscire dal circuito assistenziale. Da qui è stato attivato un percorso in grado non solo di sostenere le stesse famiglie con difficoltà, ma anche le esigenze specifiche dei minori, offrendo a questi percorsi socio-educativi specifici.

Prendersi cura per tre o quattro pomeriggi a settimana di ragazzi e ragazze minorenni provenienti da nuclei familiari svantaggiati di Capannori, facendo loro frequentare corsi sportivi, attività ludico-ricreative o biblioteche e aiutandoli a svolgere i compiti della scuola. E’ questa l’opportunità che il Comune, in collaborazione con la Caritas di Lucca, offre a famiglie, coppie o single volontari del territorio. Questi, in cambio, riceveranno dall’amministrazione comunale un contributo da 300 a 450 euro, variabile a seconda del numero dei minori seguiti e del tempo dedicato.

Dopo aver frequentato un corso di formazione i nuclei familiari  possono  occuparsi  dei minori inseriti nel progetto e, in cambio, ricevono un rimborso spese mensile,  e per questo si è data la priorità nell'individuazione delle famiglie volontarie a quelle a basso reddito.  Le persone che partecipano al progetto svolgono la loro  attività sotto la supervisione della Caritas di Lucca, che si occupa anche della loro formazione e con il supporto  delle assistenti sociali del Comune. 
Il progetto è iniziato in via sperimentale nel 2014 ed è  divenuto operativo nel 2015.  Ad oggi sono state formate complessivamente 12 famiglie tutor per un totale di  20 volontari.

“Lo scopo, che va oltre i già assodati interventi quali gli affidi temporanei e i tutor, è quello di far vivere ai bambini e alle bambine una quotidianità che generi benessere e permetta loro di attivare, con le proprie risorse, un percorso di autonomia verso la vita adulta – afferma l’assessore alle politiche sociali, Ilaria Carmassi -. E’ un’iniziativa innovativa che pone al centro la comunità capannorse, rendendola protagonista di un percorso di crescita di minori che altrimenti non avrebbero le opportunità. Il tutto avviene col sostegno di una rete composta da attori del territorio, a cominciare dagli uffici comunali e dal Punto Famiglia, e che coinvolge anche la Cartitas e il progetto ‘Spazio comune’, e che puntiamo ad allargare coinvolgendo anche altre realtà”.

“La Caritas diocesana ha accolto volentieri l'iniziativa poiché emerge anche dai nostri dati l'esistenza di una fascia di povertà minorile sul nostro territorio. A questi giovani cerchiamo di dare un aiuto soprattutto relazionale”- afferma Valentina Panattoni, coordinatrice del progetto per la Caritas di Lucca.- “Noi come Caritas collaboriamo nella diffusione dell'iniziativa e nel reperimento della famiglie accompagnatrici. Le famiglie che accolgono potranno godere dell'affiancamento di una psicologa e del supporto del gruppo in modo da non trovarsi sole in caso di difficoltà e imprevisti”.

Nella prima fase sperimentale sono stati coinvolti già 11 minori ma il numero potrebbe aumentare a seconda delle adesioni.

Per approfondimenti

http://www.comune.capannori.lu.it/categorie/tags/famiglie_tutor