Il Progetto “Famiglie Creative” del Comune di Milano

Famiglie che aiutano altre famiglie in difficoltà economiche, coinvolgendo i loro bambini insieme ai propri figli in attività sportive e culturali, pomeriggi di svago e giornate di vacanza facendosi carico delle spese in più. Un'esperienza di mutuo aiuto che per la prima volta avrà un contributo da parte del Comune di Milano, che ha già coniato il termine "famiglie solidali", e su di loro ha contato anche per dare ospitalità in casa ai rifugiati.
Il bando si chiama “Famiglie creative” e vuole sostenere le famiglie nella conciliazione dei tempi del lavoro e della cura dei figli, promuovendo la coesione sociale tra famiglie diverse e l’inclusione dei bambini. L’iniziativa è finanziata con fondi della legge 285 del 1997, mette sul piatto complessivamente 480mila euro e va a beneficio di famiglie con minori fino a 12 anni di età, residenti a Milano, economicamente fragili e dunque non in grado di affrontare ulteriori spese per le attività extrascolastiche di divertimento dei propri figli.

«Siamo la prima città in Italia, di grandi dimensioni, a sostenere questa esperienza di mutuo aiuto tra le famiglie. È un progetto bello non solo perché consente a tutti i bambini di partecipare ad attività sportive, culturali e di svago con altri bambini, ma anche perché aiuta a creare legami nuovi e più forti tra famiglie con bambini, basati sulla conoscenza reciproca, sulla condivisione, sulla solidarietà e con la prospettiva di durare ben oltre la fine del progetto», spiega l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino. La relazione tra famiglie è un valore aggiunto: «Abbiamo scelto di destinare risorse a questo progetto anziché sostenere direttamente le famiglie in difficoltà per promuovere e far crescere queste attività di mutuo aiuto tra famiglie: per gli interventi diretti abbiamo messo a bilancio per il 2016 oltre 55 milioni di euro, attraverso contributi per integrare il reddito di famiglie con minori, buoni spesa per famiglie in difficoltà, social card, patti di riscatto sociale, assistenza domiciliare e accoglienza in centri educativi. Abbiamo riservato alcune risorse della Legge 285 a progetti che non fossero solo assistenziali, ma potessero offrire più articolate e diverse opportunità di coinvolgimento dei bambini e delle loro famiglie nel segno del mutuo aiuto».

Per approfondimenti

https://www.comune.milano.it/dseserver/webcity/garecontratti.nsf/WEBAll/2698192F51A23AE5C1257F6A00371E99?opendocument